Sélectionne la portion de texte à éclaircir (80 words max)

La scelta di diventare genitori in questo periodo storico

Pagina 1 su 3

In questo periodo storico, dopo tutto ciò che stiamo vivendo in prima persona e lo stress che accumuliamo dalle notizie di ciò che accade nel resto del mondo, la domanda più frequente è se sia giusto, in questo momento, mettere su famiglia, o se sia meglio rimandare, aspettare un momento migliore. 

Bisogna partire dalla premessa che tanto dipende dall’età della coppia, da quanto tempo stanno insieme, dalle loro disponibilità economiche, da quanto verrebbero sostenuti dalle famiglie, e soprattutto se si sentono pronti a fare una scelta che riguarderà il resto della propria vita. Non c’è dubbio che molte persone prendano troppo alla leggera questa scelta, magari causata dall’età che fa sentire costretti a bruciare le tappe, anche nel caso in cui la coppia sia relativamente giovane, cioè stiano insieme da troppo poco tempo. Far nascere un figlio è semplice, ma crescerlo, educarlo, non traumatizzarlo, fargli vivere un’infanzia serena e che non sia ostacolata dagli stessi genitori (ad esempio da un immediato divorzio dopo la nascita del bambino) è molto meno facile di quanto sembri. Se la parte economica fa la sua parte, non c’è dubbio che l’amore di coppia sia ancor più importante. Questo perché, al di là del denaro che può semplificare o peggiorare la situazione, se la coppia non sta bene non dovrebbe sperare in una svolta con la nascita di un figlio, che la maggior parte delle volte invece porta stanchezza, stress, a causa delle dovute responsabilità di cui il bambino non ha colpa, ma a cui i genitori avrebbero dovuto pensare prima. Tante coppie scelgono di fare figli nella disperata convinzione che questo possa legare la coppia e “costringere” i due a stare insieme. Questo gesto egoistico viene preso da persone che sanno benissimo che la relazione sta andando male, ma anziché accettarlo, preferiscono rischiare la vita del proprio futuro figlio e metterla in gioco, vedendo come andrà a finire. La maggior parte di questi casi divorziano o si separano immediatamente dopo la nascita del bambino, pressoché entro un anno di vita del piccolo. Queste scelte immature rovinano l’infanzia e la crescita del bambino, a prescindere da quel che si voglia dire. Il divorzio dei genitori, nella mente dei bambini, è estremamente significativo, e impedirà loro, innumerevoli volte, di fidarsi del prossimo. Non possiamo punirci quando la relazione sentimentale va male, ma possiamo decidere di non mettere di mezzo i nostri futuri figli, riflettendoci bene, e risolvendo i propri problemi di coppia, ben prima di compiere quel passo. 

Questa riflessione sarà necessaria anche nelle coppie che, pur avendo vissuto tanti anni insieme, non per forza significa che siano sicure da entrambi i lati di volersi prendere questo impegno. A parole è semplice, e tante volte si accetta la volontà dell’altro pur di non vederlo soffrire, ma si rischia di prendere una scelta per tutta la vita che in realtà non si desiderava. I figli vanno desiderati, e la paura è normale, deve esserci, ma il desiderio di avere figli deve essere più forte. Se la paura e il senso di non sentirsi pronti prevalgono sul desiderio di avere figli, forse si dovrebbe aspettare ancora qualche anno. Non mesi, ma qualche anno. Dall’altra parte il partner non dovrebbe mai mettere fretta, perché prendersi la responsabilità di diventare genitori non deve diventare un peso, ma una scelta amata ogni singolo giorno. I figli porteranno bei momenti e difficili situazioni, ma se si ha desiderio di avere figli e ci si sente pronti ad amarli più di sé stessi, significa che è arrivato il momento. Ma se il desiderio di avere figli nasce dalla noia della coppia e dal desiderio di avere qualcun altro che ci faccia compagnia, bisogna seriamente riflettere se questa scelta è desiderio di amare, o è puro egoismo che si nasconde dietro l’amore per i bambini. Crescere bene un figlio non è da tutti, perché prima vogliono il figlio e solo dopo pensano a come crescerlo. Avere un figlio significa cambiare completamente la propria vita, le proprie abitudini, abbassare la propria libertà (perché il figlio richiederà moltissimo tempo, specialmente i primi 10 anni!) e non si può sottovalutare questo impegno. 

Pagina 2 su 3

Tuttavia, avere un figlio porta enorme positività in casa. Se da un lato si deve essere anticipatamente ben organizzati, per prepararsi alla nascita e a come educare il proprio figlio, avendo un buon dialogo con il proprio partner (senza quello, mettere su una famiglia sana sarebbe impensabile!) e decidere come spartirsi i compiti, e quali regole della famiglia e dell’educazione debbano essere imprescindibili (avendo cura che i due partner siano d’accordo nell’utilizzare lo stesso metodo di approccio verso il bambino, e non risultare incoerenti ai suoi occhi), vedere nascere un figlio che farà per sempre parte della propria famiglia è un evento estremamente rivoluzionario.  

Se da un lato si hanno delle responsabilità, dall’altro lato si potrà finalmente sentirsi liberi di dare amore incondizionato, senza più paura che l’altra persona non ci capisca o ci fraintenda, perché un figlio accetta l’amore senza porsi domande. Se da un lato dobbiamo stare attenti a non crearci aspettative su nostro figlio, e di non proiettargli le nostre volontà, convinzioni, le nostre paure, le nostre ossessioni, rischiando di rovinargli la mente, dall’altro lato possiamo godere delle novità, della freschezza, della reale purezza che spruzza giovinezza e modernità da tutti i pori. Se da un lato accudire un figlio richiede tempo, denaro e fatica, dall’altro lato vedere crescere una persona che possiamo amare più di noi stessi e che farà per sempre parte della nostra famiglia non avrà eguali. Poter dare il nostro meglio, poter diventare persone migliori, per aiutare nostro figlio a diventare una brava persona, credere in sé stesso, e lottare per i suoi sogni, tutto ciò è qualcosa che ha un valore immenso. 

Avere un figlio potrebbe essere fantastico, ma perché sia realmente così, bisogna sentirsi pronti, capire se si desidera un figlio perché ci si sente costretti dalla società, dall’età che avanza, o dalla noia, o se si desidera dare vita ad un essere umano che inizierà ben presto a camminare con le sue gambe, e fare le sue scelte, che non sempre saranno ciò che noi ci aspetteremo da lui, che noi pretenderemo da lui… dovremo essere capaci di lasciarlo libero, di permettergli di diventare ciò che lui sente di dover essere, e non ciò che noi potremmo aver deciso per lui senza chiedergli il permesso di decidere della sua vita. Diventare genitori è facile, ma essere dei buoni genitori non lo è affatto. Poter scegliere di organizzarsi prima, di capire se il proprio partner è adatto a questa scelta, e se si sente pronto quanto noi a portarla avanti, è fondamentale per costruire una vera famiglia che non si disintegri alla prima avversità, che arriverà con assoluta certezza dopo la nascita del bambino. Bisogna solo capire se si sarà abbastanza forti per reggerla o se si crollerà all’istante. 

D’altro canto, ci si deve sentire pronti emotivamente e mentalmente, senza aspettare le condizioni esterne giuste, senza attendere il momento perfetto, perché quello non arriverà mai. A parte per alcune famiglie, per tante altre – specialmente in Italia – difficilmente arriverà il periodo in cui si penserà “è ora il momento perfetto in cui mettere su famiglia perché siamo pieni di soldi”, anzi, sarà spesso il pensiero contrario a mettersi in avanti fra i nostri pensieri. Tuttavia, non si può ragionare solo su termini economici, specialmente non si può aspettare il momento perfetto, perché quello difficilmente si farà avanti. Se la situazione economica è stabile, e questa è l’unica paura della coppia, non si dovrebbe aspettare oltre. Lo stesso vale per il periodo storico che si sta vivendo. 

Pagina 3 su 3

Ci sono momenti molto difficili, e momenti che possono essere più agevolati. Di sicuro, far nascere un figlio in un periodo storico pesante (come, ad esempio, nel bel mezzo di una nuova Farsemia, come accadeva durante la quarantena) senza avere alcuna conoscenza di cure alternative, o di parto alternativo, ma si lascia tutto nelle mani di coloro che ci stanno rovinando la vita, non ci si potrà aspettare che la vita sarà semplice e perfetta.. anzi, sarà proprio quel momento ad essere sfruttato per causarci danni. Diverso è se si sceglie di prendersi tutto il tempo per informarsi, prima di mettere su famiglia, così da essere pronti quando si arriverà al punto di dover fare le visite pre-parto, e poi di dover partorire, tutto nell’assoluta sicurezza e salute della mamma e del bambino. Cosa che, negli ospedali pubblici, non è assolutamente la priorità. 

Il mio consiglio è di prepararsi in largo anticipo, decidendo quali cliniche frequentare o da quali medici farsi visitare, in che modo partorire, quali cure dare al proprio bambino, molto prima di decidere se mettere su famiglia. Questo non impedirà a eventuali problemi di coppia di nascere, ma assicurerà la salute del bambino durante la gravidanza, la nascita e il suo futuro; tutto a seconda di quali cure gli diamo, e quali invece scegliamo di non dargli: quelle chimiche, ad esempio, nonché quelle dannose per la sua mente e il suo corpo. Se si è informati in anticipo, si può evitare che il bambino si ammali e se accade, si conoscono esattamente le cure che avranno effetto e senza controindicazioni. Se non si è informati e si lascia tutto al destino, non si dovrà fare altro che lasciare la propria vita nelle mani di altri… e non pretendere di averne il controllo. La felicità, in questo caso, sarà solo un optional. 

Fine pagina 3 su 3. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

94 commentaires