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La famiglia: non è sempre ciò che sembra

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La famiglia è la cosa più importante, devi sempre pensare prima a loro. 

In Italia abbiamo una Legge non scritta che è quella di dover difendere la famiglia, anche quando questa non si comporta da tale, quando all’interno della famiglia vi sono criminali e anche quando usano tutte le loro forze per rovinare la tua vita. Bisogna sempre perdonare i propri genitori anche quando si subiscono violenze sessuali da parte loro; bisogna sempre perdonare i propri fratelli e sorelle anche quando ti fanno divorziare, ti portano via l’azienda che hai creato con le tue uniche forze, quando ti rubano i soldi da casa o quando molestano i tuoi figli. Sono i tuoi familiari e devi difenderli, sempre. Non importa quanto sia grave ciò che ti hanno fatto, qui in Italia la Legge della famiglia vale più della Legge stessa: devi perdonare i tuoi familiari e devi proteggerli, sempre. 

Ma non sono d’accordo con questa Legge italiana non scritta, seppur scavalchi la Legge stessa innumerevoli volte. Qui in Italia puoi subire violenze e ingiustizie ma, se queste arrivano dai tuoi stessi familiari, tutti intorno a te ti diranno che sei tu in torto, che devi perdonare, che devi evitare di denunciare, e te lo dicono le stesse forze dell’ordine: se intendi denunciare i tuoi genitori per le violenze che hai subìto, ti chiederanno di tornare a casa e ripensarci, perché i genitori sono sempre i genitori e devi saperli perdonare. Sei tu quello in torto che non è capace di perdonare, mentre loro sono i tuoi genitori “e tutti commettono errori”, quindi devi perdonarli e tacere. 

Qui in Italia, le violenze domestiche, quelle psicologiche e quelle fisiche, devono sempre essere perdonate, perché se sono i tuoi genitori a farle allora sei tu quello in torto, perché tu non sei capace di perdonare. “Tutti commettono errori” ti ripeteranno, all’infinito, chiunque tu scelga per confidarti, spingendoti a chiuderti sempre di più e rendendoti profondamente difficile aprirti e raccontare ciò che ti è accaduto. A chiunque tu racconti ciò che hai vissuto ti diranno “poverino, mi dispiace” e poi concluderanno la frase con “ma sono pur sempre i tuoi genitori, devi perdonarli”. Questo è ciò che avviene in Italia: la famiglia va ben oltre la Legge, va ben oltre la giustizia e i diritti umani: se è la tua famiglia a commettere un reato tu devi proteggerla ugualmente, è la tua famiglia e devi saperla perdonare. Seppure la tua famiglia non ti sia mai stata di sostegno, non ti abbia mai dato forza ma ti abbia sempre spezzato le gambe su qualunque strada volessi intraprendere, devi sempre ricordarti che la famiglia è pur sempre la famiglia e devi amarla e rispettarla, anche se loro non ti hanno amato né rispettato. 

Una volta adulto, che tu abbia 30 anni o che tu ne abbia 50 anni, inizierai a dimenticare ciò che ti hanno fatto e ti dimenticherai quanti fallimenti hanno causato nella tua vita e nella tua carriera, quanti danni hai subìto per colpa loro. Dentro di te lo sai che è dovuto a loro, ma sotto ipnosi dovrai ripetere anche tu la stessa identica frase: “la famiglia è pur sempre la famiglia, li amo e li rispetto”. Che tu abbia subìto violenze sessuali da tuo padre, dovrai sempre e comunque parlare bene di lui e dire alla gente “lo amo e lo rispetto, è pur sempre mio padre”. Seppur tu abbia subìto violenze fisiche o sessuali da tua madre dovrai sempre parlare bene di lei con la gente, e dire “è pur sempre mia madre, tutti commettono errori, la amo e la rispetto”. Non importa se tuo fratello ha rovinato la tua vita, o se tua sorella la sta rovinando ancora, tu sei quello in torto perché devi perdonarli e porgere l’altra guancia. Questa è la vera Legge in Italia: i familiari non vengono puniti, le loro violenze fanno parte della famiglia italiana, perciò devi sempre amare e rispettare la tua famiglia. 

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Oppure puoi uscire dal recinto, smettere di essere legato a chi ti danneggia, a chi ti ha sempre fatto soffrire, tenere bene a mente ciò che ti è stato fatto e non obbedire alla regola imposta a prescindere da quante volte te la sentirai ripetere in testa. Se hai subìto violenze denuncia, se stai subendo ingiustizie reagisci. Loro sfrutteranno sempre il metodo di farti sentire in colpa per tenerti legato in una gabbia di ingiustizie, mentre tu continuerai a subire senza che loro si sentiranno mai in colpa. Non restare fermo a subire sottomesso e poi criticare l’Italia per l’ingiustizia e l’inaffidabilità della Legge. Se la giustizia in Italia non funziona è perché ognuno di noi non sta contribuendo a farla funzionare. Tutti commettono errori, ma le violenze fisiche e psicologiche non sono semplici errori e dobbiamo smettere di proteggere chi ci fa del male e finire poi per crescere i nostri figli nello stesso identico modo. La famiglia va amata e difesa se merita questo, se si è sempre comportata da famiglia amorevole. Una famiglia violenta non merita di essere protetta e perdonata, contribuendo alla distruzione della società italiana. Dovremmo amare la giustizia molto più di una famiglia distruttiva, se è quella in cui abbiamo vissuto da tutta la vita, senza sentirci in colpa. 

Angel Jeanne 

Fine pagina 2 su 2. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

77 commentaires
  • Niki
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    18:12 04/03/25

    Sono d'accordo con tutto quello che affermi in questo articolo. La famiglia va difesa, protetta e amata se è una famiglia amorevole ma quando si subiscono ingiustizie, violenze fisiche e psicologiche in tal caso va denunciata reagendo e allontanandosi e non di certo perdonando. Questi errori gravissimi non possono essere perdonati!!!! Questa legge italiana non scritta ha rovinato l'esistenza di tantissime persone e c'è anche il silenzio e la complicità degli altri membri della famiglia che trovo disgustoso. Conosco una famiglia dove il padre abusava delle cinque figlie e la madre che sapeva tutto non ha fatto niente per difendere le sue figlie!!!!! Sono da ammazzare sia il padre che la madre!!!! Le figlie hanno poi avuto problemi di droga, alcool e una si è suicidata. Grazie Angel questo articolo è da diffondere in modo che la gente trovi il coraggio di reagire e di denunciare.

  • Francis
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    17:26 04/03/25

    Questo ragionamento non fa una piega, si dovrebbe considerare i fatti per quello che sono , e non considerare la famiglia come un'entità che può abusare delle persone , fino ad annullare le volontà, farle sentire in colpa, far sentire vergogna , ricattare, deridere, e soprattutto fare violenza fisica e psicologica. Purtroppo il confine non è così evidente , talvolta ci sono persone che impongono la loro volontà e scelte, senza violenza fisica e talvolta solo sfruttando i sensi di colpa. Ci sono addirittura persone che per compiacere i parenti prendono una strada e una carriera che non amano affatto, e molte che accettano i tradimenti di moglie/marito, purchè rimangano insieme. Così come persone che vivono sotto lo stesso tetto ma come coppie aperte. Tutte soluzioni tossiche e a volte pericolose. A volte in qualche modo si attribuiscono i nostri insuccessi ai conflitti famigliari , ma sono a causa della debolezza personale. E' difficile trarre la giusta considerazione , senza lasciarsi ingannare, da propri nervosismi e visioni ingigantite, o memorie del passato. Questo perchè altre forme energetiche tendono ad ingannarci , cosicchè noi non vediamo il sopruso quando c'è , oppure ne vediamo dei lati esagerati , quando invece dovevamo distaccare noi. Ho avuto sotto gli occhi una tendenza molto diffusa, di quanto le persone tendano ad elogiare gli individui negativi e narcisisti e quanto invece a reprimere quelli buoni. Questo è stato molto spinto , oltre che dalle legge , anche dalle tendenze religiose , che enfatizzano l'obbedienza cieca e il senso di colpa, e "ama il tuo nemico come te stesso". Ricordo che in un passato , non troppo lontano, i clerici entravano nelle case di tutti , per controllare che cosa accadesse in famiglia e dare la cosiddetta benedizione. Dai risultati di oggi non si può ravvisare alcun beneficio, e ritengo che anzi certa gente di legge e di religione, abbia poi imposto volonta' proprie sui minori, senza criteri ma per loro personale impulso squilibrato. I casi negativi di cronaca sono stati numerosi. Per avere un'analisi obbiettiva bisogna sentire cosa proviamo da una certa distanza. Se siamo abituati a passare il nostro tempo con famigliari con cui non abbiamo un buon rapporto per qualsiasi motivo, dobbiamo distaccare la loro presa su di noi , non solo con la distanza fisica. In Acd ci sono delle tecniche apposite per distaccare e prendere decisioni , senza lasciare che prevalgano impulsi o altri sentimenti negativi. La stessa meditazione offre un perfetto distacco e distensione mentale per avere il giusto rilassamento e capacità decisionale, il tutto in modo armonioso. Nelle famiglie esistono anche situazioni al limite dove le persone subiscono minacce verbali e fisiche, violenze ma anche continui rischi di vita, e sono delle vere e proprie vittime che non possono fare qualcosa di specifico , rischiando anche che nessuno creda a loro, e quindi anche l'indifferenza . Non sono nemmeno così rare come possa sembrare. Io stessa ho un paio di ricordi di tempo indietro. Di un uomo che ha visto uno straniero a cui affittava casa, picchiare la moglie in modo violento e poi essere minacciato di stare zitto. Lui ha accettato per quieto vivere. In un altro caso ad un corso di formazione , una ragazza che aveva un padre violento con la propria madre , ed inoltre si drogava e spacciava, è stata sollecitata a perdonare il genitore che lei detestava , ed anzi ad andare a dirgli che lo amava . E questo per i relatori era un metodo di distaccare, per fortuna non eseguito da lei, che era giustamente indignata. Senza doversi sottoporre a dei rischi seri , c'è una tecnica specifica di Accademia, che aiuta a proteggersi ed è già di per se' così utile ed efficace. Ci sono degli strumenti così meravigliosi e che possono salvare dalle situazioni famigliari terribili. Grazie mille per questo articolo che tocca argomenti di importanza vitale.

  • loredanatesta
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    16:10 04/03/25

    Questo messaggio mi arriva con Sincronicità perfetta perchè è proprio il mio lavoro di questo momento. Superare, trascendere...Ho avuto purtroppo l'esperienza diretta di abusi sia fisici che psicologici mai orientati sessualmente, non era questo il movente ma ad oggi credo che non faccia differenza, un abuso è un abuso e lascia profonde ferite che rendono il vivere una dolorosissima gabbia di sentimenti mantenuti con sforzi erculei sull'equilibrio della follia. La radice del male è il nichilismo dell'anima a cui gli attori consapevolmente o inconsapevolmente tendono, forse perchè chi subisce rappresenta tutto quello che di loro stessi non riescono a riconoscere. L'accanimento perpetrato su di me mi apre a quest'interpretazione. Qualunque sia la causa di fatto il mio danneggiamento è avvenuto su tutti i fronti ed ho trascorso la Vita intera a riparare per arrivare in fondo ad una profonda stanchezza. Fortunatamente ho avuto il dono di vedere e di Agire distaccandomi presto dai miei boia con un sentimento di profonda estranietà e solitudine che mi ha fatto vagare per le vie del mondo come un filo d'erba in preda a un uragano. Oggi peró, nonostante il mio percorso di Vita del quale sono felice perchè ho resistito al tormento degli incubi paranoidi dei quali ero/sono preda ascoltando con fatica il sussurro del mio Cuore e evitando di cadere nei tranelli ereditari di reiterazione del male, mi rimane come un fuoco perennemente acceso nello stomaco una domanda: cosa prova una persona amata? Mi sono cercata tra i baci e le carezze che ho visto tra genitori e figli e tra me ed i miei figli soffrendo la mancanza di quell'Amore non vissuto. Come fare a compensare? Conosco l'Amore, per i miei figli, per gli altri ma non riesco a provarlo per me nonostante tutto ció che ho fatto per chiarire a me stessa che il mio stato interiore era il frutto di ció che avevo vissuto e non di una devianza del mio Essere come mi volevano far credere e come io stessa ho creduto. Vorrei Essere Amore che non ha scopi, che non ha confini nè stratagemmi che ho visto con sofferenza manifestarsi in me con la consapevolezza che non era Amore. I sintomi che pervadono un animo abusato sono infiniti perchè l'identità è compromessa è frammentata. Io ho tutti i sintomi, ne sono cosciente, li vedo e li fermo ma l'Amore per me, quella sensazione di unità e pace potentissime che pure mi è stata donata l'occasione di percepire in attimi di Vita Vera quella sensazione mi manca, fondamentalmente mi sono maltrattata e ho messo gli altri al di sopra di me perchè "io non esisto", la mia consolazione è la ricerca ed il viaggio che finalmente ho deciso di fare alle radici del male che ho vissuto e la comprensione che proprio quel vissuto è la matrice della mia Unicità.

  • Cassiopea
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    15:29 04/03/25

    Penso spesso come all'interno dell'ambito familiare che dovrebbe essere quello più protetto, capitino spesso i danni peggiori forse e soprattutto per questa legge non scritta di cui si parla nell'articolo. Quello che dovrebbe essere il rifugio, il nido, a volte diventa un incubo dal quale uscire è problematico per fisime e remore ancestrali. I consigli qui contenuti sono preziosi: è proprio così, non abbiate paura di denunciare anche se si tratta dei vostri familiari, e non aspettare che gli altri familiari vi proteggano perché non sarà così. Pensate a voi stessi e proteggete la vostra vita, solo così vi salverete. E più fate passare tempo e più le cose di incancreniscono ed è piu difficile uscirne. Vogliatevi bene

  • Migno99
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    13:19 04/03/25

    Parole dure, parole sante!! Tanta concretezza per un argomento che è molto concreto ed attuale , e che si sparge sempre più in larga scala, ad oggi essendo comunque un ragazzo posso forse contare sulle dita di una mano le persone che hanno avuto una famiglia amorevole e invece potrei fare una lista infinita di amici o conoscenti con padri o madri che hanno distrutto e vanificato fino alla radice il concetto di amore che dovrebbe governare una vera famiglia, per fortuna anche se in casa mia qualche problemino vi è stato pure , mai niente di troppo grave e per questo so chi devo ringraziare e a chi devo mostrare il mio affetto. A chi si e a chi no , perché l'amore esiste se contraccambiato e non solo da un lato. Son contento tu abbia trattato questo argomento e spero che in futuro lo approfondirai di più.

  • Sole
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    12:59 04/03/25

    È proprio vero e dobbiamo imparare a saper distinguere la vera famiglia da quella solo di facciata. Se ci sono violenze bisogna avere il coraggio di denunciare per fare finire tutto questo, anche se c'è chi ci fa sentire in colpa e dubbiosi se sia giusto farlo perché in fondo è la tua famiglia. Ma quando ti fanno violenza e non ti fanno stare bene è giusto non subire e restare in silenzio. A volte la vergogna e l'insicurezza di trovare qualcuno che ci capisca può portare a frenarsi e per questo rimandare, ma non è giusto e bisogna trovare il modo di fermare tutto questo per il nostro bene e perché è giusto che gente del genere debba pagare per le atrocità che è in grado di fare proprio alla sua famiglia. Non dobbiamo farci abbindolare quando sono gentili e dimenticare per poi quando meno ce lo aspettiamo di ricominciare, anche con comportamenti sbagliati per cui ci fanno sentire sempre quelli in torto. La vera famiglia è un'altra non quella che ti accusa per nulla o che ti usa violenza, qualsiasi essa sia. Grazie mille Angel per questo documento su cui abbiamo modo di riflettere e fare riflettere gli altri sul vero significato di famiglia!!

  • Marica
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    10:19 04/03/25

    Come sempre hai ragione, non bisogna perdonare chi ci fa del male, chi ci rovina la vita e poi si aspetta pure che dimentichiamo i torti subìti, anche, e a maggior ragione, se si tratta di un familiare. Queste persone non ammettono mai le loro colpe, ma pretendono che ciò che fanno finisca sempre nel dimenticatoio, e poi sì, ovviamente quando qualche estraneo si sente in dovere di esprimere un giudizio, chi subisce si sente sempre dire frasi del tipo "porta pazienza, è fatta/o così", "è tua madre, è fatta così"...ne ho sentite parecchie di queste cazzate, e non fanno altro che peggiorare il danno. La famiglia va protetta e difesa se è il caso, diversamente si può e si deve scegliere di fare ciò che è meglio per se stessi; purtroppo però qui in Italia, come dici giustamente, c'è una legge non scritta che non aiuta chi subisce, ma solo chi fa del male nel continuare a farne. Spero che le tue parole aiutino chi è in difficoltà a reagire e a proteggersi.

  • Maryall80
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    09:31 04/03/25

    Già! Una legge non scritti ma che tutti abbiamo sempre messo in atto. È come un mantra, il perdonare sempre la tua famiglia, qualsiasi cosa abbiano fatto. Mi sono sempre ribellata alle ingiustizie, ma spesso sono caduta in errore per compassione, perdonando il familiare di turno per avermi causato sofferenza. Non ho subito violenze dai miei genitori, ma sicuramente non sono cresciuta in un ambiente tranquillissimo, per via di litigi tra adulti. L'unico mio rammarico è non essere stata ascoltata e supportata in alcune situazione, dove ho dovuto mettere la mia vita in un cassetto e lasciarla lì per seguire ciò che loro volevano. Ancora oggi ho problemi con mio fratello, il quale mi ha creato tanta sofferenza per scelte di vita sue sbagliate, e spesso mi sento rimproverare che è pur sempre mio fratello e merita perdono. Quindi si, sono molto d'accordo su quello che dici, ogni essere umano deve prendere distanze da ciò che gli provoca sofferenza, anche se questa è la famiglia.

  • Aras
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    09:09 04/03/25

    Grazie Angel, concordo pienamente con tutto quello che hai scritto. In italia c’è questa concezione morbosa della famiglia, la quale deve venire prima di tutto, amplificata dalle idee che inculca la Chiesa schifosa. I familiari possono permettersi di fare tutto, creando seri traumi ai propri figli o altro grado di parentela, perché per la Legge tutto è concesso. Spingono le vittime a perdonare mentre subiscono violenze domestiche, fisiche o psicologiche. I figli dovrebbero crescere in famiglie sane e amorevoli e che soprattutto li sostengono. In teoria i figli andrebbero messi al mondo per lasciarli liberi, non per distruggere le loro vite e controllarli. Io per fortuna sono cresciuta in una famiglia tranquilla, e mi dispiace moltissimo per coloro che subiscono simili violenze dalla propria famiglia, è orribile. Sicuramente non è una situazione facile, le persone hanno paura di ritorsioni, ma devono liberarsi da queste situazioni che rovinano loro la vita, e denunciare queste violenze. Solo così le cose possono cambiare. Grazie mille per questo articolo importante.

  • michela1974
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    09:00 04/03/25

    beh il fatto che non si tratti di una legge scritta è in parte vero...la legge italiana "tutela" la famiglia in molti aspetti sia quando i genitori sono in vita che dopo la loro dipartita. Protegge i figli obbligando i genitori a "mantenerli" fino alla maggiore età e, se non sono in grado di mantenersi, devono continuare a farlo loro! Stessa cosa in linea di massima avviene per i genitori. La legge sostiene che, se il genitore è anziano, disabile o non in grado di gestirsi, deve provvedere il figlio. Non parliamo dei debiti che vengono ereditati come il patrimonio solo che, per quanto riguarda il primo, ti viene addebitato tutto quanto e devi provvedere tu, il secondo invece è ben caricato di tasse! Per quanto riguarda l'eredità non parliamone. Non è permesso decidere a chi lasciare i propri soldi ma lo decide la legge. Se hai figli stronzi ( si perchè se fossimo genitori potrebbe essere possibile che i nostri figli risultino tali) devi per forza lasciare tutto a loro...la linea ereditaria principale è e rimane quella di padre e figlio ...e ovviamente fratelli. Quindi, concludendo: se mio padre o mia madre mi tormentano non posso andarmene, per legge, di casa fino a quando non ho compiuto la maggiore età, che in Italia ricordiamo è di diciotto anni, perchè la responsabilità del mio comportamento e della mia persona è la loro. Se, poi, per fortunata sorte, ho la possibilità di lasciare il tetto maledetto in tenera età, devo ovviamente essere in grado di mantenermi e fini qui nulla di male, ma se ad una certa età i miei non sono più in grado di mantenere se stessi vengono a cercare me per occuparmene sia economicamente che fisicamente. Quindi, se mio padre fosse uno stupratore e, se io minorenne dovessi rivolgermi alla legge, probabilmente l'iter mi distruggerebbe e andrei a finire in strutture senza amore in cui potrebbero regnare bullismo e violenze o potrei essere adottato...Quindi col cavolo che la famiglia è tutelata da una legge non scritta. La famiglia in Italia è "un obbligo"!!! Da un anno ho deciso, come scrissi in altri commenti, di rompere con mia madre. Sto lavorando molto su questa cosa ma devo ammettere che non è semplice. C'è sempre il germe del pensiero presente. é li che mi ascolta e mi guarda. Ogni tanto mi arriva un suo messaggio a cui, ora, rispondo gentilmente ma in modo asciutto. Non posso negare che, in qualche modo questa cosa non si è dissolta. Vorrei inoltre aggiungere che le violenze più raffinate a cui siamo tutti sottoposti sono quelle psicologiche. Molto spesso siamo stai ricattati emotivamente e colpevolizzati per ciò che abbiamo commesso durante l'infanzia ancora inconsapevoli di come funziona questa maledetta società. I traumi si accumulano sotto la nostra pelle come cancro e raramente affiorano in modo che noi possiamo vederli con coscienza completa.

  • Saram
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    05:54 04/03/25

    Sono completamente d’accordo! Ho sempre perdonato mia madre per buonismo, lei mi faceva del male, passava del tempo, me ne dimenticavo e poi cercavo di convincermi che “poverina, non sa quello che fa, è il suo carattere, non riesce a cambiare”. Poi grazie alla pratica l’illusione si è dissolta. Poverina? Non ho chiesto io di essere sua figlia quindi non ho colpe e non meritavo di essere il cassonetto emotivo in cui sfogava tutta la sua rabbia e la sua frustrazione. La prova di che persona fosse ce l’ho avuta quando ho iniziato a praticare e stavo ancora in casa con lei. Una persona positiva avrebbe dovuto godere dell’energia positiva e stare meglio...lei invece è impazzita e diventata ancora più cattiva, sembrava posseduta. Poi dopo qualche anno senza volerle parlare e finte lacrime di coccodrillo sue, mi sono lasciata impietosire e le ho detto che la perdono, anche se non voglio vederla. Poi quando sono più lucida e cosciente mi rendo conto che non è un’esagerazione mia e che è proprio una madre che poteva risparmiarsi di diventarlo, come tante altre che lo fanno solo per pressioni sociali ma poi non vogliono davvero bene ai figli.

  • Prendiluna
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    23:25 03/03/25

    Sono perfettamente d'accordo, ci sono cose che non possono essere perdonate SOPRATTUTTO se sono commesse dai propri familiari per cui bisogna denunciare senza rimorsi, anche se la società vuole farci sentire sbagliati. Ci sono molte situazioni di questo genere nelle famiglie che a volte noi non immaginiamo nemmeno e magari sono proprio sotto i nostri occhi. Colui che commette questi atti atroci è quello sbagliato e che sta in torto, non chi subisce! bisogna dunque prendere coraggio e ribellarsi in modo che ognuno prenda forza dalle azioni altrui. Grazie Angel per ricordarlo e sottolinearlo.

  • Roby
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    22:56 03/03/25

    Purtroppo come ho già raccontato non ho avuto una bella famiglia,da piccola se facevo qualcosa di sbagliato per loro ,mia mamma mi dava le botte,una volta mi ha ferito al labbro con un cucchiaio di legno. Mio padre non mi ha mai alzato le mani, però è stato sempre molto severo e dovevo solo obbedire ai suoi ordini. Sono andata a lavorare e tutto lo stipendio me lo prendevano loro mi davano solo i soldi per la benzina,non mi potevo comperare nemmeno qualche vestito dovevo indossare i quelli usati da mia sorella oppure di alcune cugine. A ripensarci adesso mi sale una rabbia eppure a quei tempi non sono riuscita a ribellarmi a loro,anche dopo sposata pur abitando lontano da loro hanno seguitato ad essere sempre invadenti e anche qua' pure se alle volte ci litigavo poi loro tornavano facendoti sentire in colpa. Poi hanno iniziato a fare cose molto gravi verso di me,le mie figlie e mio marito. Adesso mio padre non c'è più e confesso che per me è stata come una liberazione,mia madre come ho già detto è malata,ho mia sorella che è una strega e quindi per prima cosa devo pensare a me stessa. Con le altre persone si sono sempre fatti vedere gentili , però soltanto io so la mia verità e da quando sono in Acd e sono venuta a conoscienza di cose importanti che hai detto tu ,per prima cosa devo pensare a me stessa ,le mie figlie e mio marito. Come dici tu quando la famiglia non è una vera famiglia non va difesa. Grazie Angel per questo tuo scritto,perché se cercano di farmi sentire in colpa non devo esserlo perché io sono nel giusto .

  • Nadia
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    22:29 03/03/25

    Fortunatamente sono cresciuta in una famiglia che è sempre stata amorevole con me e mio fratello cercando di non farci mai mancare nulla e tra me e mio fratello c'è sempre stato un bellissimo rapporto. Crescendo e a mia volta diventando madre ho sempre pensato che non dovevo vedere mia figlia come una persona da difendere a spada tratta qualunque cosa facesse o darle ragione anche nel torto ma sono sempre stata obbiettiva nelle cose, quindi a darle torto o ragione anche davanti ad altri, dirle che sbagliava quando lo faceva e lei oggi di questo mi ringrazia. Stessa cosa la faccio con mia nipote anche perché penso che indipendentemente dal legame famigliare siamo tutte persone e come tali dovremmo rispettarci sempre e andare contro tutti e le assurde leggi e se è il caso anche a denunciare violenze fisiche e psicologiche.

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    21:13 03/03/25

    E anche stavolta, non posso che darti ragione. Quello che dici è profondamente vero. La violenza, fisica o psicologica, deve essere sempre denunciata, bisogna reagire e non rimanere fermi a subire. Nel caso della famiglia è più complesso rispetto a quando si tratta di estranei, in quanto spesso i familiari giocano le carte dei ricatti, come quello di non sostenerti più economicamente, magari mentre sei ancora a scuola e non sarebbe ancora il momento di entrare nel mondo del lavoro. Per questo motivo, spesso i figli si ritrovano a dover star zitti e subire, senza poter fare molto. Anche perché, le cause legali contro un genitore, quando magari non sei neanche maggiorenne, sono molto complicate, e un ragazzo a quell'età magari non sa neanche da che parte iniziare. I genitori violenti/cattivi lo sanno bene questo, e ci giocano sopra, consapevoli che i figli hanno molte meno armi, conoscenza ed esperienza dalla loro parte. A volte capita anche che sia soltanto uno il genitore violento, e questo poi crea enormi problemi in famiglia, finendo per distruggerla. Quindi i figli si ritrovano a vivere delle vere e proprie guerre dentro casa, e soprattutto se sono piccoli, faranno anche difficoltà a capire da che parte sta la ragione. La famiglia può essere il luogo più bello, che crea uno stato di sicurezza e fonte di grande affetto, ma in moltissimi casi può anche essere un vero e proprio incubo, da cui è molto difficile uscire. Una cosa però rimane certa: non bisogna mai dimenticare ciò che è stato fatto, e non bisogna lasciare che il tempo ci faccia dimenticare ciò che è successo. Appena si ha l'occasione è fondamentale reagire e rivoluzionare tutto se necessario, senza aver paura. Non è facile, richiede molto coraggio, ma è veramente vitale. Grazie di questo articolo su un tema così delicato, concordo con te in ogni singola parola.