Differenza fra Coscienza e Anima (1 parte)
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Può risultare molto difficile accettare di aver vissuto vite passate, quando non hai la più pallida idea del funzionamento della reincarnazione e del processo di azzeramento dei ricordi ogni qualvolta ti reincarni, specialmente perché non comprendi la ragione di questo evento. Perciò oggi ti riconosci in te stesso solo come aspetto fisico, senza pensare minimamente alla possibilità di essere stato qualcun altro, anche di molto diverso da come sei tu, in un’altra epoca. Naturalmente se non ricordi non puoi avere un’idea di cosa significhi essere qualcun altro che eri tu, ma con un’altra testa, ma sei qui proprio per imparare i metodi per vedere le tue vite passate senza l’uso dell’immaginazione, ma con capacità e ricordi reali. Sono consapevole che vorresti sapere tutto e subito, sebbene tu abbia visto lo spessore di questo libro, vorresti che io ti spiegassi in sole due righe tutto ciò che c’è da sapere, come se questo fosse possibile. Ma per comprendere la funzione delle vite passate e riuscire a vederle e ricordarle in prima persona, è necessario che tu comprenda il principio dell’Anima, dalla sua nascita alla sua crescita. Infatti c’è un’importante differenza fra Coscienza e Anima. Sebbene sinora abbia utilizzato questi due termini come fossero sinonimi, in realtà c’è una differenza che ti permetterà di comprendere quale sia una giovane anima, da quella un po’ più matura. Non amo definire un’anima con l’aggettivo di “antica”, in quanto tutti al mondo si autodefiniscono persone dall’anima antica, perciò questo termine sta perdendo di valore e di serietà. Parleremo invece di un’anima giovane e di un’anima più matura, ovvero maggiormente capace di guidare la propria vita verso una direzione giusta e più evolutiva, rispetto invece ad un’anima incapace di mettere regole sul proprio Io umano. Tutti al mondo possiedono la Coscienza, ovvero la parte superiore della Mente, quella sorta di guida evoluta che ti spinge verso una scelta piuttosto che un’altra, che risulta essere sempre la più giusta anche quando non ci avresti scommesso, perché guidata da un istinto superiore, a prescindere che poi venga ascoltata oppure no. La Coscienza è ciò che sei realmente, è il tuo vero Io, è ciò che sei dentro e non l’aspetto esteriore. Tu sei la Coscienza che vive dentro un corpo umano e dentro una vita umana, ma la Coscienza è qualcosa di molto più grande e di vero rispetto a tutto ciò che ti circonda, che potremmo definire un mondo fatto di illusioni. Quindi ogni essere umano ed ogni essere animale possiede una Coscienza, in realtà anche i vegetali la possiedono perché anche se può sembrarci poco, sono vivi e provano dolore o emozioni seppure molto diversi e lontani da quelli che ovviamente proviamo noi; ciò non toglie che siano vivi. Naturalmente la vita che percorre una pianta è molto diversa da quella che percorre un essere umano, quindi non possiamo metterle a paragone e ritenere che le due esperienze siano uguali o alla pari di evoluzione spirituale. Stiamo parlando del fatto che anche una pianta sia viva, ma questo non significa che la sua evoluzione spirituale sia alla pari di un essere umano medio capace di pensare, riflettere, agire e creare qualcosa dal nulla. Quindi la Coscienza umana è molto più evoluta rispetto a quella di una pianta, ma anche rispetto a quella degli animali. Sebbene oggi molti credano che gli animali siano di gran lunga superiori all’umano, ritenendoli più buoni, più simpatici, più intelligenti, più amorevoli, perché l’amore verso gli animali ci fa vedere questo, non bisogna perdere la nostra obiettività e dimenticarci che l’essere umano è l’animale più evoluto, perché in grado di ragionare e decidere seguendo un’accurata riflessione, anziché lasciarci trasportare dal proprio istinto animale. Anche se molti amano gli animali più degli esseri umani, bisogna essere obiettivi e rendersi conto che quando hai un problema da risolvere, colui che può aiutarti è un’altra persona, non un animale. Quando hai bisogno di una cura medica per una malattia o per un virus importante, vai dal dottore, non da un cane; quando hai bisogno di un consiglio esperto vai da un avvocato, non da un cavallo. Seppure si possano amare gli animali anche più degli umani, non dobbiamo perdere la nostra obiettività e ritenere che gli animali possano essere più evoluti mentalmente e spiritualmente di un essere umano, in quanto questo pensiero sta prendendo eccessivamente il sopravvento, portando tante persone a seguire una filosofia di vita esagerata, nel quale l’animale in pericolo viene salvato mentre l’umano in pericolo va lasciato morire. Questo concetto è importante per comprendere che anche gli animali hanno una Coscienza, perché essi sono vivi, provano sentimenti e possiedono dei ricordi, ma nonostante l’amore che possiamo provare verso di essi, non dobbiamo smettere di essere obiettivi e riconoscere che la Coscienza degli animali non può essere paragonata a quella umana.
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Chiaramente esiste sempre l’eccezione, ma l’eccezione non è la regola. La Coscienza umana è molto più evoluta rispetto a quella del resto del regno animale, a prescindere dalle scelte che facciamo che possono essere buone o nocive per le altre persone, ciò non toglie che l’essere umano possieda una Coscienza più evoluta rispetto a tutti gli altri esseri viventi di questo pianeta. Infatti, l’essere umano è la specie più propensa alla reincarnazione, mentre è molto più raro che un animale o un albero riescano a reincarnarsi. Quando parliamo di reincarnazione si pensa subito che da un albero ci si possa trasferire in un corpo umano, ma la reincarnazione non è così caotica, in quanto si tratta di un trasferimento di energia da un corpo ideale ad un altro corpo altrettanto adatto; non passa dall’essere una quercia all’essere un uomo con assoluta semplicità, sarebbe impensabile. La reincarnazione di una pianta si riferisce al trasferimento dell’energia e delle memorie di una pianta che sta morendo, ad un’altra che sta nascendo o che è già cresciuta nelle vicinanze, permettendo a quella pianta di vivere la sua esistenza nelle sue nuove sembianze, con un pacchetto di ricordi di una sorta di vita precedente. Anche se ci è stato inculcata una teoria sulla reincarnazione completamente sbagliata, che vede un albero che si reincarna in un umano, come se nulla fosse, la verità è che la reincarnazione è un trasferimento dati. Reincarnarsi non significa che un corpo si trasforma in un altro corpo, come per magia, ma significa che esiste un trasferimento dati da un corpo all’altro, affinché le memorie e i ricordi di quello morente passino al nuovo corpo pieno di vita, per proseguire l’evoluzione. Solo in questo modo possiamo continuare ad evolverci anziché restare fermi nello stesso livello per millenni: perché esiste la reincarnazione che ci permette di andare avanti con le nostre menti, cambiando semplicemente corpo ma proseguendo con le nostre evoluzioni. Ben diverso sarebbe se ogni volta che una persona muore, tutte le sue memorie, idee e creazioni morissero con lei. Anche se non lo vediamo, se non lo capiamo o se non ci crediamo, ad un certo punto della nostra vita cercheremo di passare oltre, ovvero di portare avanti le nostre memorie e le nostre conoscenze trasferendole in un corpo nuovo, anziché morire per sempre. La morte ci spaventa perché non abbiamo bene a mente cosa sia la reincarnazione, ma comprendendola, la morte non ci farà più paura perché ci renderemo conto che solo il corpo fisico muore, mentre la Coscienza va avanti e continua il suo processo, spostandosi semplicemente in un corpo nuovo. Quindi esiste un trasferimento dati di memorie e di ricordi da un corpo all’altro sia nel regno vegetale, che nel regno animale, sebbene sia molto più sintetizzato rispetto a quanto accade nel regno umano. Possiamo quindi comprendere come la piccola Coscienza di una pianta possa trasferirsi, con la necessità dei suoi tempi, dal corpo di una pianta malata o morente al corpo di un’altra vicina che sta appena iniziando la sua vita e ha la possibilità di portare avanti la sua evoluzione personale. La stessa situazione possiamo ritrovarla in un animale che, morente, potrebbe trasferire le proprie memorie ad un altro animale che sta nascendo, e questo trasferimento dati lo chiamiamo reincarnazione. Sebbene sia raro che questo avvenga nel regno vegetale e animale, possono succedere casi simili. Ben diverso è per l’umano, di gran lunga più propenso e adatto alla reincarnazione. Anche in questo caso però, la reincarnazione non è una regola che tutte le persone riescono a seguire, in quanto c’è chi non raggiunge il distacco o la consapevolezza adatta per riuscire ad entrare in un nuovo corpo, perciò conclude lì la sua vita, in quanto la sua Coscienza, poco a poco, si consuma sino a sgretolarsi completamente. Ci sono persone che riescono a reincarnarsi ed altre invece per cui questa vita è da considerarsi come la loro ultima. La reincarnazione è un atto che si compie volta per volta, ciò significa che essere riusciti a reincarnarsi una volta, non significa riuscirci tutte le volte. Infatti, in questa vita, potremmo conoscere diverse persone che possiedono delle vite passate, quindi significa che sono riuscite a reincarnarsi dalle vite precedenti per arrivare a questa; ciò però non implica che anche in questa vita riusciranno a reincarnarsi e che, per dato di fatto, li rincontreremo di nuovo anche nella prossima vita. Per alcuni di loro, infatti, questa potrebbe essere la loro ultima vita, seppure ne possiedano delle passate. Tutto ciò vale anche per noi compresi, in quanto la reincarnazione non è obbligatoria e questa, per alcuni di noi, potrebbe essere l’ultima vita.
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La reincarnazione però non è una scommessa e non è una sorpresa, della quale non sai mai se oggi ti reincarni oppure no, ma è una conseguenza della nostra crescita evolutiva, per cui se comprendiamo come funziona e cos’è realmente necessario per continuare la nostra esistenza, si può proseguire con il susseguirsi di vite future. Quindi non c’è nulla da scommettere o da sperare, in quanto ci sono delle azioni che si possono attuare per proseguire la nostra vita. Tutto ciò potrebbe un attimo spaventare, ma non c’è nulla di cui preoccuparsi in questo, perché a prescindere che tu lo sappia o meno, o che tu lo accetti o meno, la reincarnazione è ciò che alla fine della nostra vita tutti cercheremo di attuare, anche coloro che hanno passato tutta la vita a rinnegarne l’esistenza. L’importante è arrivarci consapevoli di come funziona per evitare che avvenga il danno. Quindi possiamo pensare alla vita come una scelta, perché tu puoi scegliere se proseguire ed aumentare la tua evoluzione, oppure regredire. La reincarnazione è un fatto del tutto naturale, che tutti gli umani che possiedono una Coscienza potrebbero riuscire a compiere, anche se sarebbe meglio dire che si tratta di un trasferimento dati da un corpo ad un altro. Tutti gli umani potrebbero riuscire a reincarnarsi ma molti purtroppo non ci riescono. Questo perché riuscirci una volta, può essere graziato dal fatto che in quel momento riesci a distaccarti così bene dalla tua vita ormai conclusa, che tutto si allinea in modo che tu riesca ad entrare in un corpo nuovo. Riuscire una volta nella reincarnazione però non è abbastanza per riuscirci tutte le volte. Magari potresti riuscirci anche due o tre volte di fila, ma avere due-tre vite passate non è nulla a confronto di aver vissuto in centinaia o migliaia di vite passate. Ecco la principale differenza fra Coscienza e Anima. Tutti possiedono la Coscienza e tutti potrebbero riuscire a trasferirsi in un nuovo corpo dopo la morte del primo, ma l’Anima è qualcosa che va ben oltre un semplice trasferimento dati: l’Anima ha compiuto centinaia se non migliaia di reincarnazioni. Nel mondo tutti hanno una Coscienza e quindi tutti potrebbero essere adatti a reincarnarsi, ma sono pochi coloro che riescono a continuare e replicare la reincarnazione vita dopo vita, in quanto la maggior parte si consuma sempre di più, anziché sfruttare la reincarnazione per evolversi. Di conseguenza sono poche le persone al mondo a possedere una Coscienza talmente evoluta da potersi definire con il termine di Anima.
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